"Non riusciva a pensare a una vita senza di lui, senza quelle emozioni abissali. Era come stare sul ciglio di un pozzo, dentro il quale poteva esserci di tutto, fiori e fiamme, erba e spine, cuscini di seta e un tappeto di lame, era come avere paura e allo stesso tempo volersi tuffare in quel buio, per capire, per scoprire"
"Odyssea. Oltre le catene dell'orgoglio"
di Amabile Giusti
editore Kindle Amazon
"Devo leggere subito il terzo romanzo", è quello che ho pensato quando nel pieno di una notte in bianco, trascorsa a leggere, sono arrivata alla fine di "Odyssea. Oltre le catene dell'orgoglio", secondo libro della saga scritta da Amabile Giusti.
Al termine del primo libro avevamo lasciato la protagonista alla fine di un'estate che ha segnato il definitivo stravolgimento della sua vita: ora Odyssea ha una famiglia, dei potenti poteri magici, un nemico crudele, degli amici e ama per la prima volta. Questo secondo capitolo segna la crescita della giovane protagonista, si assiste alla sua presa di consapevolezza come strega, ma anche come donna, impara a tessere relazioni con gli abitanti del suo nuovo magnifico mondo e crea nuovi legami con gli indimenticabili personaggi che fanno capolino nella storia: fantasmi, fate, elfi, orchesse. E poi c'è la scuola, le gelosie, ma anche l'altruismo. Mentre si accompagna nella crescita la protagonista è evidente anche il mutamento dell'opera di Amabile Giusti, che si fa via via più complessa, si arricchisce di sfaccettature e nuovi sviluppi.
In questo secondo libro si scopre un Jacho più fragile, più umano e alla fine non così adulto come vorrebbe far credere. E l'amore, fra colpi di scena, lacrime, fraintendimenti, litigi e fughe, lascia letteralmente col fiato sospeso e il cuore palpitante.
Leggere l'ultima pagina di "Odyssea. Oltre le catene dell'orgoglio" è stato un dispiacere, ora si aspetta con trepidazione il terzo capitolo della saga.
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