Recensione: Acqua Passata

«Portofino è lì placidamente adagiato sull'acqua, come un drago preistorico. Pare quasi che respiri. Come respirano   gozzi, coperti dal telo a strisce bianche e azzurre che si solleva e si abbassa mosso dal vento leggero. Sono vive le barche del porto , dove ognuna dondola a modo suo; sono vive le palme, i pitosfori, le panchine che tremolano nella luce di questo terso mattino»


Acqua passata (La colf e l'ispettore #1)
Valeria Corciolani
Amazon Publishing


Trama
Una colf dai fianchi robusti e dalla mente sottile capace di leggere la realtà più lucidamente di Sherlock Holmes. Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf. A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliandole attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente. Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.


Non c’è nulla di meglio che iniziare l’anno con la recensione di un libro che è stato tra le migliori letture del 2017. E se volete scoprire le altre vi consiglio di passare QUI!
Acqua passata di Valeria Corciolani, primo volume di una trilogia (La colf e l'ispettore #1) ed edito Amazon Publishing, è un romanzo che mescola alla perfezione alcuni dei miei ingredienti letterari preferiti: personaggi tridimensionali, una trama che scivola alla perfezione verso il finale e completamente priva di falle, una scrittura studiata, attenta e fortemente ironica.

Ma da Valeria Corciolani non potevo aspettarmi di meno, lo dico con grande sincerità.
Se volete scoprire qualche altro libro scritto da lei vi segnalo l'intervista con breve recensione di Il morso del ramarro (QUI), se invece volete scoprirla come lettrice QUI trovate la sua opinione di Il magico pane dei fratelli Mazg Robin Sloan - Corbaccio.
Valeria è una scrittrice capace, fantasiosa, che sa dare il giusto tono alle storie, osservare i dettagli e metterli insieme in maniera irresistibile.
C’è un aspetto non da poco che caratterizza i romanzi di questa autrice: quello di essere ambientati a Chiavari, cittadina dove sono nata e dove praticamente vivo, che Valeria riesce a rendere un luogo da scoprire, anche per chi - come me - lo conosce a menadito.
Uno scenario dal grande fascino: complice quell'aria un po' snob che riesce ad avere qualche volta questa cittadina che ti accoglie con i suoi palazzi, i viali alberati, i caruggi pieni di negozi e il mare richiamo irresistibile. 
Luoghi che Valeria racconta riuscendo a restituire a Chiavari quella bellezza che, chi è abituato a calpestarne ogni giorno le strade, non vede quasi più
E dandogli una buona dose di mistero, celato dietro gli eleganti cancelli delle case, nelle palazzine dove mantenere un segreto è impossibile, nelle strade dove con falsa indifferenza sembrano tutti farsi la propria vita... 

Valeria Corciolani mentre chiacchiera con me - Foto di Piera 


Una Chiavari, quella di Acqua passata, fotografata in uno dei suoi momenti più difficili: l’alluvione del 2014. E l'acqua diventa elemento fondamentale della storia.
L’acqua che nasconde, che porta via e che mostra poi i suoi segreti
In questo contesto così particolare si dipanano le storie dei protagonisti del romanzo: un ispettore ipocondriaco trasferitosi da poco dalla Val d’Aosta in Liguria, una donna delle pulizie colta e con un passato doloroso alle spalle, uno scrittore sfuggente, una donna alle prese con una nuova consapevolezza della vita e tanti altri.
Acqua passata è un romanzo intriso di misteri da risolvere, di matasse da sbrogliare, di pezzi di vita da rimettere insieme come in un puzzle.
Alla fine il quadro generale è accattivante e spinge il lettore a voler arrivare alla fine.
Adoro il modo in cui Valeria riesce a rendere ogni personaggio, anche i secondari, indimenticabile. La sua scrittura decisa, ironica fa scorrere la storia velocemente verso il finale.
Non vedo l’ora di leggere il seguito! Sapete che è già prenotabile su Amazon? La data di uscita di Non è tutto oro (al momento) è l'8 maggio 2018.

Buona lettura!

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