Recensione: Le stelle di Srebrenica

«Elma aveva 32 anni e non aveva la forza né di lottare né di accettare quella maternità contro natura. Quante volte nella sua vita sguardi ipocriti, che la blandivano con parole vuote, le avrebbero ricordato che quella era la sua tragedia e che doveva farcela da sola. E se Elma ce l’aveva fatta doveva ringraziare solo sua figlia. Nadia, con il suo sorriso così vasto e abbacinante e col suo fluido d’amore l’aveva a poco a poco incantata. L’aveva resa più forte e consapevole. Le aveva insegnato a vedere la vita in un modo diverso, a dare valore alle cose che contano davvero. A riconoscere ciò che è vero, sano e buono»

Le stelle di Srebrenica
di Daniela Quadri
Edizioni Leucotea

Trama
Le vite di due donne, Marta Valtorta giornalista free-lance in una piccola redazione brianzola e Elma Osmanovic arrivata in Italia per sfuggire agli orrori della guerra in Bosnia-Erzegovina, s’intrecciano casualmente. La caccia ad un piccolo malavitoso slavo, Tarik Mulavdic, boss emergente di una organizzazione criminale che traffica in droga e donne, le fa incontrare in circostanze equivoche. L’amore per Nadia, la figlia affetta da Sindrome di Down di Elma, le unirà in un legame così profondo che Elma deciderà di svelare proprio a Marta l’orribile morte della madre e del fratello nel giorno del massacro di Srebrenica e la sua discesa nell’inferno di un bordello a Sarajevo. La prima indagine di Marta Valtorta, suo malgrado singolare e atipica Miss Marple della Brianza, si conclude con un interrogativo e un nuovo mistero.


Le stelle di Srebrenica di  Daniela Quadri (edizioni Leucotea) è un libro che racchiude in se tre storie differenti. Segnaliamo che si è aggiudicato il premio della critica alla X Edizione del Premio Letterario Europea Città di Massa (MS), 2016.

Iniziando la lettura di questo romanzo si ha l’impressione di essere dentro ad un poliziesco, con la protagonista-giornalista che collabora attivamente con le Forze dell’Ordine alla cattura di uno dei più pericolosi esponenti di una banda di malavitosi. 

Ma poi si fa la conoscenza di Nadia, una bimba affetta da Sindrome di Down ma splendidamente felice e vispa, e allora la sensazione è quella di aver fatto un salto in un romanzo sentimentale nel quale l’amicizia (in particolare tra Marta e il duo Elma/Nadia) ha un ruolo fondamentale. 

Ma poi, riecco che l’autrice ci catapulta nel passato, ai tempi della guerra in Bosnia e Jugoslavia, con gli orrori subiti dalla sua famiglia e dall’intera popolazione di Srebrenica. 

Tre romanzi in uno, nei quali i personaggi vivono e si muovono con destrezza e realismo.

I temi dell’amicizia e della giustizia prevalgono in tutto il testo: amicizia a tutto tondo, tra grandi e piccini, tra donne e tra bambini, giustizia contro gesti vili e ingiusti, nel passato e nel presente.

La scrittura è abbastanza scorrevole e lo stile semplice aiuta i vari passaggi di “genere”. L’unico appunto è da farsi sui dialoghi, a volte troppo stereotipati e lunghi oltre il necessario.

Buona lettura
- ANNALISA -


BIO
Daniela Quadri è nata e vive a Monza, città che custodisce le sue radici più profonde, e dove può vivere il suo amore per la natura nel Parco Reale con lunghe passeggiate a piedi e in bicicletta.
Laureata in lingue e letterature straniere moderne lavora nell’ambito del marketing ed è appassionata di fotografia e cultura giapponese, in particolare di Haiku.
La sua opera di esordio nel 2011 s’intitola “Spicchi di Cuore” (0111 Edizioni): una raccolta di racconti tutti al femminile che narrano vicende sentimentali con alterni epiloghi.
Nel 2013 viene pubblicata “Istantanee di un destino” (0111 Edizioni), un’altra raccolta di racconti che, come fotografie scattate in sequenza e da angolazioni diverse, s’intrecciano intorno alla storia della protagonista, una donna di successo che riuscirà a dare un nuovo significato all’amore.
Nel 2015 esce il suo primo romanzo “Le stelle di Srebrenica” (Leucotea Project) che vede protagonista la coppia di investigatori della Brianza formata da Marta Valtorta, giornalista free-lance e Tony Nardone, appuntato dei Carabinieri. Ne “Le stelle di Srebrenica” il mondo femminile viene calato nella narrazione, drammatica e straziante, dell’ultimo conflitto balcanico e di vicende storiche ambientate sul fronte occidentale durante la seconda guerra mondiale. 

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