Review party: La morte è cieca


Oggi Le recensioni della Libraia partecipa volentieri, insieme ad altri fantistici blog, al review party di La morte è cieca di Karin Slaughter edito da HarperCollins, scopriamo l'opinione di Annalisa.


Anche lui si alzò e rimase a osservarla mentre metteva in ordine le cianfrusaglie di uno dei tanti cassetti. […] L’unica cosa che sapeva davvero di Sara Linton era che quando prendeva una decisione non c’era modo di farle cambiare idea.

La morte cieca
di Karin Slaughter
HarperCollins Italia

Trama
Scoprire nella toilette della tavola calda di Heartsdale il corpo agonizzante di una giovane professoressa è stato uno shock terribile per Sara Linton, pediatra e coroner della tranquilla cittadina universitaria, ma è solo l'autopsia a rivelare l'efferatezza di quella che è palesemente opera di una mente malata e perversa. Jeffrey Tolliver, capo della polizia locale ed ex marito di Sara, segue una pista dai risvolti sempre più macabri che culminano in un altro omicidio, persino più brutale del precedente. E la presenza di un sadico psicopatico nella sua città non è l'unico problema che deve affrontare, visto che la sorella della prima vittima, la detective Lena Adams, sembra intenzionata a farsi giustizia da sola.
Ma è Sara la vera chiave per scoprire l'identità del killer. Perché un segreto nel suo passato potrebbe smascherare quella mente diabolica, oppure trascinarla nella tomba.



La morte è cieca di Karin Slaughter in uscita oggi per HarperCollins, è un altra prova riuscita della scrittrice di thriller americana. Un romanzo crudo, che tiene col fiato sospeso e aggancia il lettore alle pagine per non lasciarlo più. A corollario di tutto un serial killer che, decisamente, non va per il sottile.
L'autrice ci porta in piccolo paese di provincia della Georgia, dove tutti si conoscono e la vita scorre normalmente, quasi apatica rispetto al resto degli States. Il campus universitario unico centro vitale che rende ancora Heartsdale un luogo popolato e non ancora abbandonato a favore di città più grandi come Augusta o Atlanta.

Sara entrò nel gabinetto e si inginocchiò davanti alla giovane donna. Aveva la maglietta tirata su, e lei vide un profondo taglio verticale che correva lungo la pancia, tagliando in due l’ombelico, e si fermava all’altezza dell’osso pubico.

Sara Linton è pediatra e coroner di Heartsdale, donna forte e indipendente, con un matrimonio alle spalle e una famiglia molto unita, oltre a due bei cagnoni che vivono con lei. Ma un passato che le ha cambiato la vita per sempre, che torna ogni anno a tormentarla, sempre lo stesso giorno. 

Jeffrey Tolliver, il suo ex marito, era il capo della polizia; c’erano solo due motivi per cui poteva chiamarla in pieno giorno, e nessuno dei due era piacevole.

Jeffrey ci viene mostrato nei suoi due aspetti principali: quello di detective, professionale, in gamba, ligio ai suoi doveri di protettore della città, e di uomo, qui un po’ meno fedele alle sue promesse. Ha tradito Sara e lei non glielo ha mai perdonato. 

Lena Adams […] a trentatré anni, era la più giovane detective nonché l’unica donna della squadra dei veterani. E adesso sua sorella era stata assassinata proprio sotto il loro naso, a meno di duecento metri dalla stazione di polizia. 

Lena è un’outsider, una poliziotta molto capace ma che si fa trasportare spesso dal suo carattere ribelle e testardo. E come potrebbe non essere così visto il modo in cui sua sorella gemella Sibyl, diventata cieca dopo un incidente domestico avvenuto quando era ancora bambina, è stata brutalmente violentata e uccisa?

Il corpo, lontano dalla scena del delitto, sembrava ancora più oltraggiato. Sotto le potenti luci dell’obitorio, ogni dettaglio delle ferite era evidente.

C’è un maniaco ad Heartsdale che violenta, droga, crocifigge, deturpa il corpo delle sue vittime e le lascia a morire in un luogo pubblico affinché vengano trovate (e salvate?). Chi è? Perché lo fa?

Julia Matthews era la prova che l’assassino stava puntando in alto. Era passato da un’aggressione rapida in un bagno al rapimento di una ragazza durato due giorni, per poter sfogare i suoi istinti senza fretta. […]
Tic, tic, tic…

E poi ci sono Frank, veterano della polizia che aiuta Tolliver a risolvere il caso, Tessa e i suoi genitori, cioè la famiglia di Sara, Jeb McGuire, il farmacista della città, nuovo pretendente di Sara, Nan Thomas, bibliotecaria e compagna di Sibyl, Hank, zio delle gemelle, di cui si è preso cura dopo la morte dei genitori.

Dallo stereo veniva ora un’altra canzone. Sara sentì un nodo allo stomaco quando dalle casse le arrivarono le parole: “Hey, hey, Julia”.

La Slaughter non va per il sottile quando si tratta di descrivere uno stupro o un assassinio, quando fa entrare il nostro sguardo all’interno delle ferite inflitte sulle vittime. Ed è questo che, a meno di non essere facilmente impressionabili, fa rimanere incollati alle sue pagine, rendendo un libro di più di 400 pagine una lettura accattivante e scorrevole. Qualcuno riuscirà a intuire chi sia il colpevole, qualcun altro ne rimarrà stupito. Qualcuno farà il tifo per Jeffrey, qualcun altro per Jeb, altri ancora vorranno semplicemente vedere Sara felice. Ma potrà davvero essere serena fino a quando il suo passato continuerà a tornare nella sua vita?



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